L’Ape - Anticipo pensionistico – è una indennità economica a carico dello Stato, erogata dall’Inps a soggetti in possesso di particolari condizioni.
Istituita in via sperimentale con la legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, per il periodo inizialmente individuato a partire dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, è stata successivamente prorogata al 31 dicembre 2019 e ancora al 31 dicembre 2020 con la legge n. 160/2019, pur mantenendo la caratteristica di misura sperimentale. La legge n.178 del 30 dicembre 2020, ha previsto un'ulteriore proroga a tutto il 2021 per coloro che nello stesso anno maturano i requisiti previsti.
L’importo dell’indennità di Ape sociale è pari alla rata mensile della pensione spettante, calcolata al momento dell’accesso alla prestazione. L’importo non può, in ogni caso, superare i 1.500 € mensili. L’indennità viene erogata direttamente dall’Inps in 12 mensilità l’anno e fino al compimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento pensionistico conseguito anticipatamente rispetto all'età per la pensione di vecchiaia.
Rivolgiti con fiducia agli operatori del Patronato INCA-Cgil per la consulenza ai fini del diritto e l'inoltro e la gestione della domanda.
L’indennità può essere richiesta dagli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e autonomi, alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla gestione separata che abbiano compiuto 63 anni di età e siano in possesso rispettivamente di almeno 30 o 36 anni di contributi.
Soggetti che hanno compiuto 63 anni di età, possono accedere all’indennità se in possesso di almeno 30 anni di contribuzione e si trovano in una delle seguenti condizioni:
Soggetti che hanno compiuto 63 anni di età, possono accedere all’indennità con almeno 36 anni di contribuzione e se, per almeno 6 anni negli ultimi 7 o, come disposto dalla legge di bilancio 2018, 7 anni negli ultimi 10, abbiano svolto una delle seguenti attività lavorative classificate come particolarmente difficoltose e rischiose:
Per la maturazione del requisito contributivo necessario, 30 o 36 anni, è possibile cumulare i contributi versati nelle diverse gestioni previdenziali, in paesi comunitari ed extracomunitari, se l’Italia ha con questi stipulato una specifica convenzione, eventuali periodi coincidenti dovranno essere valutati una sola volta.
A partire dal 2018, le lavoratrici madri possono accedere all’indennità con un’anzianità contributiva ridotta rispetto ai 30/36 anni necessari. La riduzione prevista è di 12 mesi per ogni figlio/a, fino ad un massimo di 2 anni.
Occorre tener presente che:
Per una qualificata consulenza personalizzata e la trasmissione telematica della domanda sia di verifica delle condizioni che di indennità ti puoi rivolgere alla sede Inca-Cgil più vicina.
Carta d'identità e tessera sanitaria del richiedente e del coniuge (se coniugato)
Verbale di invalidità civile con percentuale superiore al 74% (se rientrante in questa casistica)
Documentazione attestante l'assistenza al familiare in stato di handicap (se rientrante in questa casistica)
Documentazione attestante l'attività faticosa e rischiosa - AP116 (se rientrante in questa casistica)
Lettera di licenziamento se disoccupato
Data di matrimonio o di variazione dello stato civile
Dichiarazione dei redditi